Breve gita di due giorni in quel del Trentino Alto Adige e nel Südtirol, là dove gli italiani si sentono superiori al resto degli altri italiani.
Dopo varie letture, voci e soprattutto più d’un ora di coda per raggiungere Trento mi aspettavo che questi famosi mercatini fossero qualcosa di eccezionale.
Se mettiamo Brignole, S.Nicola e le nuove bancarelle del porto Antico e magari una spruzzata di vu-cumprà otteniamo una quantità di bancarelle maggiori. E i vu-cumprà coi poncho tarocchi li trovi anche a Trento.
C’è da dire che almeno sono molto più ordinati, nella piazza principale dove erano raccolte tutte le bancarelle (molte dotate di vetrina come potete vedere), la parte alimentare era separata dall’oggettistica.
Il vin brulè che scorreva a fiumi (e ti credo a 1.50€ il bicchiere) insieme al bombardino con panna riscaldavano gli animi degli autoctoni e dei turisti da un po’ tutta italia direi.
Cercavo il Christollen ma non c’era, mi sono consolato con i ho trovato però i canederli (ja, ja meine herren, Knödel mit Speck), lo Struedel bello caldo, la tortina al mandarino.
Vipiteno o meglio Sterzing, ultimo avamposto italiano è una piccola cittadina in stile austriaco (casette colorate, gente rubiconda, etc etc). 950 mt sul livello del mare che non te ne accorgi.
E non ti accorgi neanche di essere ad un grado centigrado, finchè non iniziano a cadere fiocchi di neve A4.
Anche qua i prezzi sono buoni, sia nei negozi che nei locali. Sarà strano ma se parlate il tedesco vi trattano meglio… der Teufel…
Ps: ma qualcuno aveva già visto il parcheggio per signore?
la prossima recensione cos’è? la pesca di beneficenza alla fiera di quartiere? l’avvicendarsi nelle perpetue della chiesetta in fondo alla tua strada negli ultimi 50 anni? :-p
Pensavo al mercatino dell’antiquariato a Celle
uno dei motivi per non visitare la localita’, come Krustard ben sa