Rlieh

San Andreas é brutto!!!

Finalmente qualcuno che ha avuto il coraggio di andare concoterrenza con oltralpiano stile:

“Tutti quanti possiedono le Nike Shox. E’ una mania. Ti vedi questi ragazzi molleggiare per strada tipo ispettore Gadget e allungare gli stilosi ammortizzatori rosa, fieri dei trenta centimetri guadagnati lì su per le caviglie fino alla costantiniana cresta gelatinosa. Sono stampati in serie. Li vedi muoversi a coppie con questi occhialoni viola e sostare nei bar più fighi del paese, con il vento che smuove i loro scialle forsforescenti mentre John Woo in persona rallenta la scena immortalandone la plasticità. Ora, GTA: San Andreas non è un videogioco. E dire che tutte le riviste del settore ne hanno parlato bene, affibiando nove, nove, nove e nove. Poi vi è questa strana consuetudine che tende a difendere i giochi violenti. Tempo fa su “Cronache Marziane” si dibatteva, con tanto di psicologi e addetti ai lavori, sulla pericolosità dei temi trattati dal titolo Rockstar e sul fatto che, giochi di questo tipo, finiscano puntualmente tra le mani dei bambocci. Consumismo? No, voto ai porci. Se solo l’altezza dell’italiano medio non si fosse improvvisamente autoincrementata di trenta centimetri probabilmente San Andreas sarebbe fuori dal mercato.

Tutti quanti possiedono San Andreas. Masterizzato naturalmente. Eppure è un videogioco divenuto culto in pochissimi mesi perchè si spara a tutto e ci si muove in assoluta libertà per le strade a suon di rapine e razzie. Il sogno di tutti gli adolescenti. Ma quanto è cool questo gioco, che ti mette nei panni del cattivo e ti consente una serie indefinita di azioni da consumare con atti di immane violenza. Allora immagina Konami, che prende Castlevania ribaltando le parti dei protagonisti. Avremmo Dracula che uccide tutti alla prima partita, perchè è immortale, e la partita che finirebbe dopo sette minuti. Se dai al giocatore troppa libertà finisce che la libertà vanifica il gioco succhiandone la linfa vitale e la essenza stessa. Rockstar Games ha scelto la via più semplice: niente trama, niente scopo, niente sceneggiatura, niente narrazione, niente coinvolgimento. E crea il sogno di ogni videogiocatore moderno che si riunisce il sabato sera con gli amici Nike Shox per mostrare loro come ci si diverte sparando a nessuno. San Andreas non ha filo conduttore. Come se Capcom decidesse di farti impersonare degli zombie senzienti che possano adoperare armi. Sarebbero invincibili. E tutto scorrerebbe via senza che vi sia un ideale da perseguire. San Andreas è il gioco più osceno mai concepito perchè violento senza scopo, perchè anarchico senza una reale via ludica percorribile. Perchè noi, sin dai tempi di Beneath A Steel Sky, Monkey Island e Flashback eravamo mossi da una idea….

A San Andreas avete dato nove, lo stesso voto che ottenne Ico. Quindi per voi San Andreas vale quanto Ico: vorremmo essere come voi. Vorremmo possedere la saggezza del vostro incedere strafottente, delle vostre ideologie filo-naziste, del vostro andare a puttane fra i forum di tutto il globo sparando cazzate su cazzate nello sterile tentativo di darvi un tono “irriverente”. In ogni caso la tecnica di San Andreas riesce a nullificare tutto il processo di evoluzione del 128 bit Sony dal 1999 ad oggi. Soul Calibur II e Tekken 5 non sono bastati a indottrinare i programmatori su come realizzare un corpo poligonale texturato e su come evitare la perdita di intere strutture tridimensionali, in un display che per altro non appare affatto congestionato. In ambito strettamente tecnologico San Andreas è un insulto. Cerca di espandersi, inglobando diverse tipologie ludiche. Cerca di farti andare a zonzo su di una scassatissima macchina nel tentativo di creare stravaganza ma finisce per mantenersi nella superficialità, disegnando una metropoli troppo scarna per apparire realistica, troppo scattosa, rozza e cianurica per creare una atmosfera di appagante realismo. Il motore grafico sembra quello del primo Silent Hill per Psone, assolutamente privo di rifiniture, che si esamini un edificio, un albero, o qualsiasi struttura che sia differente da una schermata statica di intermezzo. Assistere a uno spettacolo simile in pieno 2005, alla vigilia di Playstation 20, XBox 2500 e Nintendo Repollution ti fa riflettere, portandoti a concludere che Rockstar Games consideri noi utenti delle perfette teste di cazzo. Ma non importa. Tanto ormai San Andreas cel’hanno tutti, e tutti ne sono ormai contagiati. Nella disperazione di un mondo che cerca la sua apocalisse nel qualunquismo delle masse possiamo solo chiudere gli occhi e illuderci che tutto questo sia solo un incubo…. “

By: Prophecy

On: 06-29-2005