Casa

Per i primi anni della mia vita quattro mura in una bellissima zona di Genova sono state la mia casa. E nessuno poteva convincermi che ci fosse un posto migliore di casa mia. Nella mia mente era la perfezione. Casa voleva dire famiglia, cal

ore, riparo, protezione, felicita’, pace, serenta’. Poi ho scoperto a Lucca una nuova famiglia, altrettanto calore, altrettanta protezione. E ho improvvisamente capito di avere due case. Poi negli anni ho imparato a viaggiare, a conoscere il mondo. Ad ogni tappa della mia vita il concetto di casa veniva sconvolto completamente. Ho imparato che ci si puo’ sentire felici in un’angusta cameretta di Plzen, protetti in una spaziosa villa in Toscana, sereni in un piccolo monolocale in Svizzera, al riparo in un Ryokan a Tokyo, provare calore in un appartamento a Norwood o essere in pace con se’ stessi in un ostello a Bali. Ho imparato che la mia famiglia sono i miei amici e le persone che non possono stare senza di me. Perche’ quando mi sento dire “ma parti gia’” o “quando torni qui” mi si stringe il cuore. Capisco che non mi sono mai perso e che sto percorrendo la strada giusta. Perche’ senza di voi questa strada non avrebbe senso. Perche’ voi sparsi per il mondo siete la mia famiglia. Perche’ il mondo e’ la mia casa. E la prossima volta, quando mi chiederete: “e adesso dove vai?” vi rispondero’ sempre e comunque “Sto andando a casa”. Dedicato al me stesso di 10 anni fa.


Prophecy

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