Shift & RunStop: Press Play on Tape

Nota: il post doveva uscire il 14 Marzo…

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Il mondo del retrogaming e dell’ abandonware mi è sempre stato caro. Mettici che, allo scoccare di un nuovo genetliaco sorrido al pensiero che collezioni come i Twilight degli anni ’90 siano ormai preziose enciclopedie della storia videoludica.

Prima di fare un excursus sulla generazione  delle console (SEGA, NINTENDO in primis) vorrei riportare alla luce una serie di dispositivi  casalinghi degli anni ’80  e di alcune peculiarità.

Mi riferisco in particolare al Commodore 64/128, e in generale a tutti gli apparecchi dotati di una unità di memoria analogica come il nastro.

Chi bazzicava i negozi di informatica si potrà ricordare batterie di stereo adibiti alla copia su cassette vergini degli originali venduti nello stesso punto vendita. Come fosse infatti facile reperire questo materiale perchè:

  • le protezioni software erano quasi nulle
  • la legge sul diritto d’autore non era così fortemente applicata dalle forze dell’ordine

Persino in edicola venivano vendute riviste contenenti recensioni e cloni di software venduti in quel periodo (ricordo un simpatico clone di Ghost’n’Goblin rinominato fantasiosamente DEMONS)

Un amico mi ha svelato addirittura che in quel periodo su alcune radio locali venivano messe in onda le tracce degli stessi giochi, tranquillamenti registrabili sul proprio stereo di casa!

Qualche link interessante

 

abdul

Abdul Alhazared, a.k.a. Al Azif, ha circa 1000 anni e gironzola su vari piani dell'esistenza. Dopo aver scritto il Necronomicon si è dedicato alla tecnologia e alla scienza, muovendosi di tanto in tanto in Europa.

3 pensieri su “Shift & RunStop: Press Play on Tape

  1. Ho giusto una scatola da scarpe piena di Load’n’Run e simili cassette. Ho aggiustato la tastiera dello ZX Spectrum l’autunno scorso (in UK si trovano ancora ricambi) e volevo giusto mettermi a convertire le cassette in file audio —per i posteri.

    Per poi finire a caricare i giochi da un lettore mp3 che ha più potenza di calcolo del computer stesso :-p

  2. Oddio, i Twilight degli anni ’90, cosa mi hai riportato alla memoria! Scrigni di tesori da esplorare per ore e ore di cazzegg… ehm, di sperimentazione sui vari software, anche se poi non li utilizzavi per niente, ma era il gusto di scoprire e testare applicazioni sempre nuove che normalmente non avresti potuto permetterti e comunque non avresti acquistato perché, appunto, non era previsto un loro utilizzo regolare che giustificasse l’investimento.
    @dreadnaut, a volte viene anche a me la voglia di rimettere in funzione il vecchio Speccy, ma non avendo tempo e modo di rimettere in sesto tutto l’insieme me la faccio passare con un po’ di emulazione… certo, non è la stessa cosa, e le tante cassette di software (in gran parte proprio avventure acquistate in UK all’epoca) stanno lì a marcire, purtroppo… che nostalgia!

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